L’EDITORIALE DEL DIRETTORE / ASCOLTANDO GABER

Best of the day
9 Maggio 2023

All’inizio di questo nuovo anno – come tradizione – è tornata “La Carica dei 101”, uno dei contenuti più attesi da tutti i nostri lettori. Su questo numero riportiamo quanto emerso dalla rielaborazione dei dati. Un’analisi quanto mai interessante per leggere il mercato alla luce delle mutate dinamiche rispetto all’anno precedente, nel quale quasi il 90% dei retailer aveva, ad esempio, dichiarato un aumento delle vendite. Mentre relativamente al 2022, la percentuale è inferiore al 50%. Le principali motivazioni e varie note al contorno le trovate riassunte nell’articolo alle pagine 14-15. Al di là dei numeri, ci piace far emergere anche la componente umana e concettuale. Questa doppia direttrice la ritroviamo anche nell’altra “contro-inchiesta” realizzata con gli approfonditi punti di vista di alcune delle principali aziende del settore. Trovate la prima puntata nelle prossime pagine. Degni di nota i temi con cui abbiamo stimolato i brand sui quali, dobbiamo riconoscerlo, i vari intervistati non si sono risparmiati e ci hanno fornito risposte ricche e circostanziate. Dovessimo trovare il fil rouge che più ricorre nei tanti contributi che vi abbiamo presentato in questi primi numeri dell’anno di Outdoor Magazine, ne individuiamo uno che emerge con forza da tutte le parti: la volontà reciproca di confronto, dialogo, incontro e formazione. A questo proposito ci pare significativo riportare una parte di alcuni interventi:

“Alla luce dei risultati, si impone di fatto una riflessione sul significato di queste iniziative che nascono dalla convinzione che investire sulla formazione professionale sia sempre una scelta vincente e un asset fondamentale per affrontare con maggiore forza le difficoltà del mercato. Una convinzione che però è frustrata da uno sforzo organizzativo sproporzionato rispetto al risultato raggiunto. Non sono bastati cinque mesi di contatti, inviti, chiamate e richiamate per mettere insieme un numero davvero importante di insegne disposte a investire un giorno del proprio tempo per incontrare alcuni tra i marchi italiani e stranieri protagonisti del mercato outdoor, impegnati a fornire gli strumenti operativi e le argomentazioni tecnico commerciali da utilizzare per una presentazione efficace dei nuovi prodotti in fase di vendita”, Vittorio Forato, marketing manager Aku e vicepresidente Italian Outdoor Group nel commentare la recente iniziativa Accademia Outdoor Pro della quale vi abbiamo parlato in questi ultimi numeri.

“Trovo sia difficile comprendere il mercato da parte delle aziende se spesso non escono dai loro uffici. Per capire le esigenze degli store specializzati dovrebbero farci visita, passare con noi alcune ore in giornate di punta come il sabato, osservare quali sono le modalità di vendita e le richieste dei clienti. Che non sono numeri: spesso basta spostarsi di provincia, sebbene nella stessa regione, per trovare situazioni completamente diverse. Mi sembra che gli headquarter vogliano omologare negozi specializzati, grosse catene e vendita online (magari privilegiando questi ultimi) non capendo che sono realtà con dinamiche ed esigenze totalmente differenti”, Marco Boffo, titolare del negozio Trirunnis di Pergine Valsugana, TN.

“Credo però che il problema più grosso sia che a noi negozianti serva un contatto più diretto, costante e continuo durante tutto l’anno con le varie aziende. Un vero scambio di opinioni, esigenze, informazioni, magari proprio attraverso la visita in loco, nei vari negozi dei direttori commerciali, perché solo così, sul posto, anche loro possono rendersi conto sul serio delle difficoltà o dei punti di forza. Troppo spesso le aziende propongono prodotti, linee o soluzioni che sono lontane dalle richieste dei nostri clienti […] Ogni negoziante fisico, grande o piccolo che sia, vuole e deve conoscere il prodotto che vende. Il problema è come raggiungere questa conoscenza”, Luisella Bordino, titolare del negozio Bordino Franco di Alba, CN.

Tutte parole dirette e senza filtri, pronunciate appunto da esponenti dei retailer e delle aziende. E senz’altro condivise da molti altri operatori. Come vedete la volontà di incontro, confronto, dialogo, formazione è reciproca e molto sentita. Peccato che, dobbiamo dirlo noi altrettanto chiaramente, talvolta dalle parole non si passi ai fatti. La responsabilità non è pienamente ascrivibile solo a una delle due categorie (negozi e aziende/agenti). Le motivazioni di ciascuno possono essere comprensibili e talvolta lecite. Ma se davvero si vuole fare un salto di qualità bisogna andare oltre e venirsi incontro. In questo caso diremmo proprio letteralmente, senza aspettare che una delle due parti sia per forza quella che deve “muoversi di più o prima dell’altra”. Fate voi il primo passo. Certo costa tempo, fatica e magari tocca rinunciare anche a una giornata di “business”. Ma uscite – quando davvero ne vale la pensa – dalla porta del negozio o dell’ufficio per andare a incontrare di persona i vostri partner. Un più che valido pretesto siamo felici di darvelo noi, con la nona edizione degli Outdoor & Running Business Days di Riva del Garda (9-10 luglio 2023). Evento che, va detto, ha visto già gli scorsi anni una grandissima e qualificata partecipazione (nel 2022, lo ricordiamo, ci sono stati ben 2.300 operatori registrati). Ma è evidente che il potenziale è maggiore e ci sono ancora degli assenti (anche eccellenti) i quali… non hanno più scuse per non esserci. Perché, per riassumere tutto quanto detto con la strofa di una celebre canzone del 1973 del buon Giorgio Gaber: “La libertà non è star sopra un albero / non è neanche avere un’opinione / la libertà non è uno spazio libero / libertà è partecipazione”.

Benedetto Sironi

benedetto.sironi@sport-press.it

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