Nonostante la cancellazione degli eventi 2020, le incertezze e i numeri poco incoraggianti, alla fine la 12esima edizione della Formentera to Run e la settima edizione della Formentera Trail 21.1, entrambe organizzate da Zitoway, sono andate in scena nel migliore dei modi, premiando tutti, runner e organizzatori.
L’evento, che si è svolto quest’anno dal 30 maggio al 5 giugno, pur con numeri ridotti rispetto alle altre edizioni per i motivi ben noti, ha visto una buona partecipazione di atleti, arrivando a fare il tutto esaurito per la Trail 21.1: 150 corridori, numero massimo consentito dalle regole anti-Covid delle autorità di Formentera.
La manifestazione, divenuta dopo ormai 12 anni una classica, si è svolta in cinque tappe sviluppate sulle strade sterrate e sui magnifici sentieri dell’isola di Formentera.
Formentera to Run
Una gara a tappe da correre nell’arco di una settimana, d’impegno abbastanza ridotto quanto ai chilometraggi giornalieri che vanno in media tra gli 8 e i 12 km. Unica eccezione la tappa del sabato, che si è corsa sulla distanza di 21.1 km, una mezza maratona alla quale ci si può iscrivere anche come prova unica a sé stante. Per questo itinerario l’impegno richiesto è decisamente maggiore, sia per le difficoltà del terreno che per il dislivello complessivo.
Ad arricchire il gruppo di concorrenti anche quest’anno è stata la presenza del campione spagnolo Martin Fiz, alla sua settima presenza consecutiva e quindi ormai veterano della manifestazione. Ex atleta olimpionico (esordisce a Barcellona ‘92), Martin Fiz è stato due volte medaglia d’oro in maratona: ai campionati europei di Helsinki ‘94 e ai mondiali di Goteborg ‘95, nonché medaglia d’argento ai mondiali di Atene nel 1997. Negli anni – oltre che diventare allenatore e preparatore di maratoneti – ha continuato ad allenarsi, vincendo a più riprese numerosi campionati per veterani.

Le prime tappe sono servite come sempre a “creare” le gerarchie di gara, con Martin Fiz a guidare la classifica ma inseguito con determinazione dalla rivelazione della Formentera To Run, la giovane atleta italiana Sara Carducci, che ha davvero sorpreso per la velocità e la grinta.
Poco dietro il compagno di vita di Sara, Angelo Cornacchia, Enrica Carrara e un gruppetto di forti atleti bresciani: Diego Ghidinelli, Anna Fantinelli e Massimo Fenotti. Questo equilibrio di forze si è poi più o meno sempre mantenuto per le altre tappe: dalla spiaggia di Migjorn al faro dello splendido Cap de Barbaria, da Cala Saona, affacciata su un mare turchese alle saline di Ses Illetes, racchiuse tra la spiaggia di Ponente e quella di Levante.

Formentera Trail 21.1
La gara si è svolta sabato 5 giugno. La mezza maratona, tappa clou dell’evento, ha raccolto tantissime adesioni di appassionati italiani e spagnoli, fino a raggiungere, come detto, il numero massimo d’iscritti per questa edizione: 150.
La prova, come del resto le altre tappe della Formentera To Run, è stata gestita nel pieno rispetto delle misure di sicurezza anti-Covid predisposte dall’organizzazione: distanziamento in partenza, mascherine per i primi 300 metri dal via, consegna individuale dei pacchetti-ristoro finali e breve ma piacevole cerimonia di premiazione “distanziata”.
L’itinerario, che si sviluppa dal faro de La Mola per scendere fino al mare e risalire di nuovo al faro attraverso il bellissimo sentiero del Cammino Romano, sempre impegnativo con le sue discese e salite ripide e il terreno sconnesso, ha messo decisamente alla prova tutti gli atleti, inclusi quelli di testa.
L’esperienza e la classe di Martin Fiz hanno avuto la meglio anche per questa prova, ma la brava Sara Carducci ha comunque ribadito il suo talento con un’ottima seconda posizione assoluta, davanti agli spagnoli Josè Guerrero e Vicente Ferrer, dietro ai quali si è piazzato il compagno di Sara, Angelo Cornacchia.