Una tecnologia unica il cui punto di forza risiede nel processo costruttivo. HDry riparte dalla sua stessa essenza.
Resiliente, proprio come una fenice. Il marchio dal dna tutto italiano riparte da se stesso e si rimette in gioco, ancora una volta. Al timone di HDry ci sono gli amministratori Matteo Morlacchi, ingegnere con un background di oltre 20 anni nella progettazione e produzione di tessuti tecnici di alta qualità volti all’utilizzo sportivo, e Maurizio Ostani, classe ’79, dalla ormai lunga esperienza nella distribuzione di suole e componenti per calzature nell’omonima azienda di famiglia.
Una rinascita firmata dai soci fondatori di un tempo, gli stessi della famosa OutDry, che proprio in occasione della fiera digitale di ISPO Monaco 2021 hanno presentato un rebranding del marchio, con un nuovo logo e una nuova immagine aziendale. Perché HDry è ripartita a gonfie vele, grazie al supporto di quei brand (tra i quali SCARPA, Ferrino, Rossignol) che credono nel potenziale e nei vantaggi di una tecnologia che punta tutto sull’impermeabilizzazione dei prodotti outdoor attraverso la laminazione diretta di una membrana impermeabile e traspirante.

Il proseguo dunque di un concetto che vide la luce per la prima volta nel 2006, quando si impose sul mercato dell’outdoor e non solo, grazie a quell’innovazione che vinse anche il premio ISPO “Eco Design – Form Follow Sustainability” nel 2008.
Il nome “HDry” riporta all’elemento chiave della tecnologia (l’acqua), che interagisce con essa in molteplici modi: da un lato agendo come elemento protettivo da pioggia, neve o ghiaccio, dall’altro come canale di evaporazione, permettendo alla traspirazione corporea di fuoriuscire. La “H” rimanda dunque al simbolo chimico dell’idrogeno, abbinato alla parola “Dry”, il fine ultimo della membrana.

Il successo di questo concetto deriva in primis dalla reale soddisfazione del consumatore finale, che trova in HDry la soluzione al problema di piedi umidi e freddi, causati dalla penetrazione e al ristagno dell’acqua, all’interno della propria calzatura, tipica dei sistemi tradizionali dove la membrana è abbinata alla fodera (detti anche bootie). Un unicum che anno dopo anno viene perfezionato e adattato per integrarlo in diversi prodotti come guanti e zaini, in modo da soddisfare appieno le necessità di un utente sempre più esigente.
HDry una tecnologia impermeabile e traspirante
“Spostare la barriera dell’impermeabilità quanto più possibile allo strato esterno della scarpa: questa è l’intuizione che, dal lontano 2006, guida lo sviluppo tecnologico di HDry” Matteo Morlacchi
SENZA HDRY
L’uso della membrana impermeabile come se fosse una fodera sagomata a ‘calzino’, il cosiddetto bootie, che viene inserito nella scarpa stessa, restando però separata dalla tomaia vera e propria. Lo spazio tra la tomaia stessa e la membrana impermeabile favorisce il ristagno d’acqua penetrata, riduce la traspirabilità e, soprattutto, l’isolamento termico.
CON HDRY
L’innovazione non risiede nella membrana bensì nella modalità di costruzione. La superficie impermeabile viene laminata direttamente sulla superficie interna della tomaia tramite un macchinario brevettato, derivato dall’industria delle costruzioni aerospaziale. Ogni potenziale punto di ingresso, viene sigillato, garantendo l’impossibilità all’acqua di penetrare.
			
					