Secondo il report Q1 Shopping Index di Salesforce, basato sui dati raccolti sulla piattaforma Commerce Cloud, il numero di acquirenti digitali unici è aumentato del 40% su base annua. Mostrando un passaggio radicale dall’acquisto fisico a quello digitale, dovuto prevalentemente alla chiusura dei negozi fisici.
Nel primo trimestre 2020, le performance hanno persino superato quelle della stagione dello shopping natalizio 2019. Ecco i punti salienti:
- una crescita del 20% dei ricavi (rispetto alla crescita del 12% nel primo trimestre 2019);
 - una crescita del 16% del traffico digitale;
 - una crescita del 4% della spesa per acquirente (ossia l’importo medio speso dagli acquirenti per ogni visita).
 

Benché l’aumento del digitale sia ben lontano dal compensare l’enorme perdita che deriva dalle mancate vendite fisiche, sta comunque contribuendo a sopperire a parte delle perdite.
Negli ultimi 15 giorni del trimestre si è registrato un aumento del 41% delle entrate digitali.
Questo dato suggerisce un cambiamento significativo nel comportamento dei consumatori e continuerà a salire, soprattutto appena le generazioni più anziane si abitueranno allo shopping digitale. È troppo presto invece per fare un bilancio della perdita del traffico fisico nel lungo periodo.
È questa la “nuova normalità”?
Lo storico delle analisi dei dati insegna che i consumatori tendono ad adottare quei comportamenti che nel tempo si consolidano come la nuova normalità anche nei mesi successivi.
La crescente adozione del digitale continuerà quindi anche quando i consumatori ritorneranno a una situazione più libera a cui eravamo abituati prima della pandemia e del lockdown.
Questo è il motivo per cui così tanti rivenditori tradizionali, marchi nativi digitali e produttori di beni di consumo stanno raddoppiando il digitale per offrire un’esperienza senza interruzioni tra lo shopping journey virtuale e fisico.