Carlo Boroli, global brand manager di Briko, ha spiegato perché le defezioni di fiere ed eventi avranno un forte impatto in ottica PE2020 e racconta come l’azienda si sta muovendo per contenere i rischi di contagio.
“Per Briko l’emergenza Coronavirus ricade in un periodo dell’anno di transizione: dall’inverno non ancora finito alla primavera che è ormai imminente. Queste settimane per noi corrispondono alla definizione degli ordini in ottica AI2021 e la nostra partecipazione a manifestazioni fieristiche come Sport-Achat Hiver di Lione o Prowinter a Bolzano era programmata proprio per dare una spinta al sell-in. L’avvento del COVID-19 ha provocato l’annullamento della fiera francese e lo spostamento di Prowinter, così come l’annullamento di altri eventi che per noi rappresentavano occasioni di visibilità importanti attraverso opere di sponsorizzazione o tramite i nostri ambassador. Tra questi, per esempio, il mancato svolgimento delle finali di Coppa del Mondo di sci alpino di Cortina e l’annullamento della Milano – Sanremo.
Per Briko la stagione del ciclismo rappresenta quasi il 50% dell’attività di programmazione, produzione e distribuzione ma questa emergenza, ponendo un grosso ostacolo alla pratica dell’attività sportiva, modificherà sicuramente i risultati che eravamo pronti a raccogliere in ottica PE2020.
Queste defezioni in calendario sono un danno ingente in primis sul mercato italiano ma con sviluppi pressoché sicuri anche negli altri paesi.
Per quel che riguarda la vita in azienda, le disposizioni hanno ricalcato le norme dei decreti ministeriali per cui ogni trasferta è stata abolita e da lunedì 9 marzo è stato reso obbligatorio adattare le proprie mansioni quotidiane agli strumenti e modalità di smart working”.
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