Sono poco più di 20 al mondo gli scalatori che sono riusciti a salirla. Stiamo parlando della mitica linea boulder Dreamtime a Cresciano e a inizio dicembre il ragno di Lecco Stefano Carnati è entrato a far parte della “rosadegli eletti”. Liberato nel 2000 a Fred Nicole e considerata il primo blocco al mondo di difficoltà 8c.
Stefano nella sua storia di scalatore ha sempre lavorato per alzare il livello, ma le tappe della sua ricerca non si possono certo esaurire nei semplici numeri. Storia e bellezza delle vie sono state per lui una linea guida al pari e forse anche più della difficoltà. E’ proprio seguendo questa strada che è arrivato ad incontrare Dreamtime.
Come spiega lo stesso Fred Nicole: “Il nome Dreamtime non si riferisce soltanto alla difficoltà della linea, ma anche alla sua bellezza. Eravamo stati in Australia durante l’estate, quindi ho ritenuto che questo nome fosse calzante: per gli Aborigeni “dreamtime” significa una sorta di trance semi-sognante, uno stato tra il sogno e la realtà, o un sogno che diventa realtà. Dreamtime è stato un momento molto speciale per me, un momento di grande rilevanza nella mia vita arrampicatoria”.

Questo il commento di Stefano Carnati a proposito della sua realizzazione:
“Ci sono delle linee che fanno sognare ogni climber, simboli della storia del boulder e della sua evoluzione. Fra queste Dreamtime ha un posto d’onore. Pur non essendo un boulderista “puro”, ne sono sempre stato attratto ed il desiderio di poterlo realizzare era un vero sogno. Cresciano non è lontano da casa ed è dunque un luogo dove ogni tanto d’inverno mi piace andare per tentare qualche blocco storico, tornando spesso a casa sconfitto, ma con lo stimo sempre più alto e ancora più competitivo. Per Dreamtime è successo proprio così: qualche tentativo sparso negli anni sulla partenza in piedi, anche quando ancora non avevo un sufficiente livello per poterlo salire e poi quest’anno… Quest’anno, appena aperta la stagione per i blocchi, la prima visita a Cresciano mi ha confermato che qualcosa era cambiato…”
Decisamente qualcosa era cambiato e la salita di Stefano pare confermare il suo grande stato di forma, che sembra non smettere mai di crescere.
Credits Photo: Franz