Lecco Mountain Festival, buona la prima

Alpinismo Arrampicata Atleti Eventi Trail running
16 Ottobre 2019

Alpinismo e montagna, sport e tradizioni. Questi i temi attorno ai quali si è sviluppata la ricca scaletta di Lecco Mountain Festival. L’evento, di cui la nostra rivista è stata media partner  e patrocinato da Regione Lombardia, Provincia di Lecco, Comune di Lecco e Comune di Esino Lario, non ha tradito le aspettative.

A partire dalla serata dedicata al grande alpinismo, che ha visto come ospite l’alpinista Denis Urubko. L’himalaysta, che nel suo palmares vanta la  conquista dei 14 ottomila senza ossigeno, è salito sul palco per presentare Honeymoon, la nuova via aperta in solitaria sulla parete inviolata del Gasherbrum II lo scorso agosto. Dalla conquista della vetta ai salvataggi in condizioni estreme (tra tutti quello della francese Revol, nel 2018, e quello più recente del piemontese Cassardo), il kazako ha condiviso con i presenti alcune riflessioni ed esperienze personali su vari temi relativi al mondo della montagna.

Credits: Giancarlo Airoldi

Spazio anche alle montagne e agli alpinisti che hanno reso grande la città di Lecco nel mondo: Walter Bonatti, Riccardo Cassin, Casimiro Ferrari e tanti altri. Quest’anno protagonisti sono stati la famosa cordata Ratti-Vitali (che nel 1939 vinse la parete ovest dell’Aiguille Noire de Peutérey), la prima invernale della “via delle Guide” al Crozzon di Brenta nell’inverno del 1969 e il granito della Val Masino e della Val Bregaglia.

Ospite del festival anche la specialista italiana del trail running e delle lunghe distanze, Francesca Canepa, vincitrice dell’Ultra Trail del Mont-Blanc 2018.

Nella giornata di sabato hanno avuto luogo due eventi che hanno coinvolto due delle discipline più in voga del panorama montagna: l’arrampicata e la corsa. Ma un’arrampicata declinata in chiave giovane e moderna, alla quale ha preso parte il colorato popolo dei boulderisti. Oltre 250 gli scalatori di palazzi che hanno partecipato al Rampega Boulder, scalando case, panchine e angoli più o meno conosciuti della bella Lecco. E anche Luca Schiera ha voluto prendere parte al divertimento, lontano dalle grandi pareti ma nel cuore della sua città.

Credits: Giancarlo Airoldi

E mentre gli scalatori si “ghisavano” sui palazzi, 55 tra atleti e giornalisti partecipavano alla UTLAC. 37 chilometri per 3600 metri di dislivello, in previsione della gara del prossimo anno.

La serata conclusiva è stata dedicata al premio Stile Alpino, istituito in collaborazione con l’omonima rivista. Due le categorie presenti: premio Rock, per tutte le ascensioni effettuate su roccia, sia in Italia che all’estero da parte di arrampicatori italiani, e premio Alpinistico, per tutte le ascensioni effettuate su neve, ghiaccio e misto su grandi pareti.

Credits: Giancarlo Airoldi

La giuria, composta da Alessandro Gogna, Giuseppe Miotti, Marco Furlani, Mario Conti, Roberto Chiappa e Federico Magni, ha scelto fra una serie di oltre 50 ascensioni. I vincitori sono stati Simon Messner e Martin Sieberer per la prima assoluta al Black Tooth (Karakorum, Pakistan) per la categoria alpinismo; mentre nella categoria Rock il riconoscimento è andato agli altoatesini Aaron Moroder, Titus Prinoth e Matteo Vinatzer per la nuova via sulla parete nord del Sassolungo.

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