Sostenibilità, la grande sfida degli impianti sportivi

Green & Charity
30 Luglio 2024

Non solo brand, aziende e produttori, oggi alla sfida della sostenibilità sono chiamati anche i gestori e costruttori dei grandi impianti sportivi, come emerge da una lettera inviata da Francesco Genchi, managing director Italy di Johnson Controls.

L’azienda progettista di edifici intelligenti infatti, fa un esame di quello che sta succedendo a Parigi per le Olimpiadi durante le quali si è fatto un cambio di passo in termini di rispetto per l’ambiente grazie a un approccio olistico. Infatti, non solo si è optato per una semplice riduzione dell’impatto ambientale degli impianti sportivi, ma si è anche scelto di utilizzare materiali riciclati per la costruzione delle strutture, l’implementazione di sistemi di trasporto pubblico efficienti e a basse emissioni, la promozione di un’alimentazione sostenibile e la gestione responsabile delle risorse idriche.

In questo modo quindi, si sta dimostrando che anche i grandi eventi possono rappresentare un’occasione per parlare intraprendere una politica green e responsabile. Nella sua lettera, Genchi riporta i dati di uno studio globale di Forrester 1 secondo cui il 69% dei leader del settore a oggi considera la sostenibilità prioritaria. “Non si tratta solo di una moda passeggera, bensì di  un riallineamento fondamentale guidato sia dal principio che dal pragmatismo”.

Cambia anche il ruolo dei tifosi che passano da essere spettatori passivi a cittadini impegnati che chiedono un allineamento tra i loro valori e quelli delle squadre che supportano. “Le organizzazioni si stanno rendendo conto che l’impegno per la sostenibilità non è più facoltativo, ma è una condizione essenziale per attirare e fidelizzare i fan e costruire una solida brand reputation”.

Non solo etica, ma anche economia: dati alla mano, le pratiche eco-consapevoli si traducono in tangibili risparmi sui costi operativi. Dall’illuminazione a basso consumo energetico e le misure di risparmio idrico alle strategie di riduzione dei rifiuti, l’essere “green” si sta dimostrando una formula vincente sia per il pianeta che per i profitti.

Net zero emission

Ancora dal report di Forrester emerge come il settore, in generale, si sta ponendo obiettivi ambiziosi, con la stragrande maggioranza (85%) delle organizzazioni che punta a raggiungere i propri obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio o di energia a lungo termine entro la fine di quest’anno. Questa ambizione sta assumendo sempre più la forma di un approccio dedicato “net zero emission” che ha l’obiettivo di raggiungere un equilibrio tra i gas serra che immettiamo nell’atmosfera e quelli che rimuoviamo.

Dati e strategia al servizio della sostenibilità

Secondo Johnson Controls sono necessari otto passaggi chiave per affrontare questo percorso. “Si inizia stabilendo una chiara base di riferimento e fissando obiettivi ambiziosi ma realizzabili. Successivamente si procede con audit completi per identificare le aree mature per il miglioramento, seguiti da investimenti strategici in fonti energetiche rinnovabili e tecnologie intelligenti che ottimizzano le prestazioni degli edifici”.

In questo processo le aziende devono coinvolgere i propri fornitori per ridurre le emissioni lungo la catena di approvvigionamento. Infine, un monitoraggio rigoroso, una reportistica trasparente e un impegno per l’innovazione continua sono essenziali per un successo duraturo.

Raggiungere l’obiettivo “net zero emission” richiede una strategia completa e sfaccettata, che comprenda ogni aspetto delle operazioni di un’organizzazione.

L’importanza della tecnologia

Tuttavia, anche le strategie più innovative sono prive di significato senza un’implementazione efficace. Tornando agli imminenti Giochi Olimpici di Parigi, per esempio, tecnologie innovative ed efficienti dal punto di vista energetico vengono implementate in otto impianti olimpici. L’industria dello sport a zero emissioni non è, quindi, una fantasia, ma un obiettivo concreto.

L’imperativo di abbracciare la sostenibilità e, in particolare, puntare al “net zero”, trascende la mera responsabilità sociale d’impresa. Rappresenta un cambiamento fondamentale di mentalità che
riconosce il legame intrinseco tra la gestione ambientale e il successo aziendale a lungo termine. Mentre il mondo affronta le crescenti conseguenze del cambiamento climatico, le organizzazioni che avranno integrato in modo proattivo pratiche sostenibili nel proprio DNA saranno quelle meglio attrezzate per affrontare le sfide future.

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