Quanto dura una Kjerag? I dati dello studio interno NNormal sulla durabilità

Attualità Brand Dati
19 Febbraio 2024

Quanti chilometri puoi correre con una Kjerag? NNormal condivide i dati di uno studio interno sulla durabilità delle sue scarpe da trail. In questi due anni di esistenza, il brand ha sicuramente messo l’accento sulla sostenibilità dei suoi prodotti, al centro dei suoi core values. In questa direzione, forse per la prima volta nella storia del running, la compagnia rende pubblici i dati di uno studio interno sulla probabile lifespan di uno dei suoi modelli. Il tutto, basandosi su test veritieri sul campo.

Una domanda molto semplice

L’interrogativo al quale lo studio ha voluto rispondere è la seguente: quanti chilometri ci si può aspettare che una scarpa NNormal duri? E come influisce questo dato sull’impatto delle scarpe da trail di ognuno?

La convinzione del marchio è che le aziende sono troppo concentrate sul consumo di CO2 di una singola scarpa. In realtà, il risparmio di CO2 derivante dalla semplice riduzione del consumo, quindi dalla produzione, di meno scarpe, è più significativo. A tal fine, NNormal ha promesso di mantenere la minimizzazione dell’impatto al centro dell’attenzione e di rendere noti i suoi obiettivi e progressi lungo il cammino.

Fino all’ultimo chilometro

Come quando si guida una macchina per 300.000 chilometri, potrebbe essere motivo di orgoglio vedere quanti se ne possono ottenere dalle proprie scarpe da corsa prima di pensionarle. La maggior parte dei runner desidera semplicemente ottenere il massimo da un paio di scarpe prima che le prestazioni e l’integrità risentano dell’uso. Questo specialmente in un contesto economico che vede il loro costo, materiale e ambientale, in continuo aumento.

All’inizio di febbraio 2024, NNormal ha rilasciato uno studio sulla durata o la vita utile: è la prima revisione interna formale resa pubblica. La scarpa oggetto dello studio era il primo modello del marchio, la Kjerag. Kilian Jornet, founder del brand, l’ha famosamente utilizzata per un’intera stagione. E non una semplice stagione: quella in cui ha vinto la Maratona Zegama, la Hardrock 100 e l’UTMB.

Il rapporto pubblico attuale non rivela alcuni fattori – come se i 511 tester sono stati compensati o hanno ricevuto le scarpe gratuitamente – né altri aspetti intangibili – come se fossero più inclini a segnalare positivamente o meno negativamente in base al loro essere apprezzatori del marchio. Sono stati presi in considerazione invece il peso dei corridori, il tipo di terreno su cui corrono e certi punti di enfasi lungo una scala di durata.

Le foto del brand che mostrano la Kjerang durante i diversi momenti del test.

La scala di durata nell’immagine sopra rappresenta fasi di 25, 256, 756 e 1.100 chilometri. Mostra sia i problemi a breve termine, come la delaminazione minore delle punte (intorno ai 25 chilometri), che i danni a lungo termine alla schiuma della suola (intorno ai 756 chilometri).

La fine vita delle scarpe

Il grafico sottostante traccia la distribuzione della fine della vita delle scarpe per i tester, con la maggioranza dei tester (70,45%) che ottiene da 800 a 1.400 chilometri dalle loro scarpe di prova.

Quindi, cosa può fare un cliente NNormal con le proprie scarpe quando la vita utile è terminata? L’azienda offre un paio di opzioni, tra cui il suo programma No Trace. Questo consente ai corridori di restituire le loro scarpe per riparazioni o riciclo. In Europa, i clienti possono individuare un calzolaio, partenr formato da Vibram stesso, per far risuolare le scarpe. La Kjerag utilizza infatti la gomma Megagrip di Vibram.

Passi avanti

NNormal sta almeno intraprendendo passi ammirevoli parlando concretamente della durata del suo prodotto principale su un palcoscenico pubblico. Oltre a questo, il brand sceglie materiali — come tomaie Matryx e un materiale per la suola più resistente nella Kjerag — per le sue scarpe, con in mente la durata del prodotto. Il marchio sta inoltre attualmente studiando la durata del suo altro modello principale, il Tomir, in modo simile.

In futuro sarà magari possibile vedere lo sviluppo di un protocollo standardizzato in modo che altre marche possano condividere pubblicamente dati sulla durata delle loro scarpe e, eventualmente, test su larga scala esterni ai marchi. Conoscere le metriche sulla durata media delle scarpe, il costo e le risorse per chilometro potrebbe consentire ai consumatori di fare scelte più informate, ma non solo. Potrebbe influenzare designer di prodotti, marchi e l’industria nel suo complesso a considerare più attentamente la durabilità del prodotto.

Si può sognare. NNormal ha compiuto un primo fondamentale passo.

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