Nel novembre del 1859 il noto biologo, naturalista, geologo ed esploratore britannico Charles Darwin pubblicò il suo famoso libro “Sull’origine delle specie”. Al suo interno descrisse la sua celebre teoria dell’evoluzione basata sulla selezione naturale. Secondo questo concetto gli individui più deboli, cioè quelli che per le loro caratteristiche sono meno adatti a sopravvivere a determinate condizioni ambientali, in un lasso di tempo più o meno ampio vengono eliminati. Solo i più adatti sopravvivono e trasmettono i loro caratteri ai figli.
Una teoria che dopo 164 anni, pur ampliata e modificata per integrarsi con le scoperte della genetica moderna, risulta ancora attuale. E può essere a mio parere applicata non solo agli individui, ma anche ad altre categorie. Una di queste è quella delle fiere e degli eventi. Pretesto per farlo è sia la recente partecipazione alla 53esima edizione di ISPO Winter a Monaco di Baviera, sia gli altri imminenti eventi della stagione invernale che animeranno i primi due mesi del 2024, ricchi di appuntamenti dedicati ai winter sport e all’outdoor, ma anche al footwear e allo sportswear.
Si partirà infatti quasi in totale concomitanza con Prowinter di Bolzano (10-12 gennaio) e Pitti di Firenze (9-12 gennaio). Per chiudere il mese con l’attesissima seconda edizione dei Winter Business Days organizzati dal nostro gruppo (28-30 gennaio a Ponte di Legno – Passo del Tonale). Sarà poi la volta di Micam (18-21 febbraio a Milano), il salone internazionale della calzatura. Tutti eventi (ISPO compreso) dei quali siamo media partner con le nostre testate e che conosciamo molto bene, avendoli seguiti e vissuti di persona negli ultimi 25 anni. A questi aggiungiamo i consueti eventi test sulla neve che completano un calendario, come al solito troppo denso, seppur meno dell’anno scorso, nella stagione invernale.
Uno scenario in continua evoluzione, parola con la quale abbiamo aperto questo editoriale con un riferimento storico-antropologico-scientifico. Ci pareva particolarmente calzante per “leggere” la peculiare situazione che sta riguardando fiere ed eventi. Per sopravvivere e continuare a costituire appuntamenti importanti o addirittura irrinunciabili per gli operatori del settore, è imprescindibile che sappiano reagire ai mutamenti del mercato e delle sue esigenze. O, meglio ancora, che sappiano anticipare o addirittura “dettare” tali cambiamenti.
Soffermiamoci su due aspetti, uno quantitativo, l’altro qualitativo e di posizionamento. Sul primo, è chiaro che lo scorso anno come detto e riconosciuto da tutti, c’erano troppi eventi dedicati al b2b nella stagione invernale. Ebbene: chi ha voluto lavorare per il bene del mercato si è messo attorno un tavolo, si è parlato e ha concretamente attivato delle importanti sinergie tra organizzatori di eventi e media, anche se competitor. Come annunciato già a luglio nel corso della nona edizione degli ORBDAYS di Riva del Garda, proprio in quest’ottica, è stata siglato l’accordo tra i nostri WBDAYS e gli Skimodays organizzati a Bormio per due anni da Outdoor Test. Lo scorso gennaio due eventi separati e in qualche modo competitor. Nel 2024 pienamente integrati in un unico format ancora più ricco, atteso e partecipato.
Un plauso va fatto anche al Pool sci e a Prowinter, in grado di confermare un’importante partnership che consentirà di organizzare, al posto di più tappe dedicate al trade, un unico grande ski test nell’ambito del programma della fiera, che ha saggiamente anticipato già dalla scorsa stagione le sue date, spostandole da quella storica di aprile, ormai non più attuale. E pur tra un po’ di dubbi e perplessità su quale sarà il suo futuro, nonché su alcune scelte di data e posizionamento, va dato atto anche a ISPO di avere il coraggio di esporsi e mettersi in gioco esplorando nuove strade, come ci rivela nell’esclusiva intervista di questo numero il suo direttore Tobias Gröber. Il mercato, come sempre, ci dirà chi subirà, reagirà o influenzerà l’evoluzione su questo fronte così importante e strategico per l’industry e la sua community.