Forte di oltre 130 anni di storia, C.A.M.P. ha recentemente avviato lo sviluppo del suo programma di responsabilità sociale e sostenibilità.
Responsabile Evolution
“Lo abbiamo intitolato così, riprendendo il pay-off Evolutionary dal nostro logo, ed è una sfida per noi nuova più nelle forme che nella sostanza.”
Eddy Codega, presidente C.A.M.P.
“C.A.M.P. opera dal 1889 in un vero contesto di montagna, lontano dalle grandi vie di comunicazione e in teoria sfavorevole al fare impresa. Il nostro programma ESG (Environmental, Social and Governance) si inserisce quindi in una visione dalle radici antiche, con cui si integra alla perfezione. Continueremo a fare, migliorandolo, ciò che in gran parte già facevamo: la vera novità è che agiremo in maniera strutturata, con l’impegno e il piacere di gestire, condividere e comunicare in modo organico il nostro approccio a queste tematiche”.

Responsible Evolution dunque, ovvero evoluzione responsabile. Essere all’altezza delle esigenze del nostro pianeta. Ciò significa che l’evoluzione aziendale in termini di prodotto, mercato e gestione andrà di pari passo con la responsabilità sociale d’impresa. E se la natura aveva donato il pittogramma del logo dell’azienda, ora esso non rappresenta più soltanto la verticalità: le sue cinque bande, infatti, simboleggiano anche gli altrettanti pilastri su cui si basa il piano strategico ESG aziendale. Governance, persone, comunità, ambiente e prodotti: ecco dove C.A.M.P. concentrerà i suoi sforzi e
investirà le sue risorse.
Governance / sistema di gestione: le scelte per progredire in sicurezza
Il brand vuole prendersi cura dell’ambiente e delle persone, integrando sempre di più criteri ambientali e sociali nel modello di business. Per questo diventa fondamentale avere una strategia di breve, medio e lungo termine che possa tracciare la strada verso gli obiettivi stabiliti: lavorare insieme aderendo a iniziative ESG internazionali e di settore, puntare alla trasparenza monitorando la tracciabilità della catena di fornitura, rendere pubblico l’impatto del brand tramite la stesura del bilancio di sostenibilità.
People / persone: i protagonisti dell’evoluzione
Sono loro che tracciano le nuove vie, gli attori a cui dedicare la massima attenzione. C.A.M.P ci ha sempre creduto e lo farà anche in futuro. Da quattro generazioni l’etica è la stessa, e continuerà a muoversi in questa direzione promuovendo una cultura aziendale inclusiva e responsabile, lo sviluppo del benessere condiviso e il miglioramento del lavoro di squadra attraverso un costante coinvolgimento formativo e di crescita professionale.

Community / comunità: le radici dello sviluppo
È qualcosa di molto tangibile, che parte dal territorio e a esso ritorna attraverso la sua valorizzazione, attuata collaborando con associazioni e realtà del terzo settore. Il brand vuole attivare sinergie, coinvolgere gli stakeholder nel proprio percorso ESG. E creare e condividere valore, supportando enti no profit nel raggiungimento dei propri obiettivi. Pensando alla comunità di Premana, dove C.A.M.P. è nata ed è rimasta, ma anche a realtà più lontane, oltre il contesto locale. E naturalmente ai gruppi di persone che gravitano attorno al mondo dell’outdoor e della sicurezza industriale.
Environment / ambiente: la fonte di ispirazione delle proprie azioni
Fare come i migliori alpinisti: arrivare in vetta senza lasciare traccia del proprio passaggio, per non togliere a chi verrà dopo la possibilità di vivere le stesse avventure. Oltre la metafora: C.A.M.P. misurerà il proprio impatto ambientale per definirne la riduzione attraverso l’impiego di energie rinnovabili. La nuova sede di Valmadrera – non dipendente dal gas e produttrice di energia grazie ai pannelli solari – è già un passo in questa direzione.
Product / prodotti: l’espressione dei propri valori
Il prodotto è lo scopo del brand, ciò per si lavora ogni giorno. L’obiettivo, ora, è mantenere qualità, sicurezza e sostenibilità economica attraverso soluzioni alternative, dai materiali al packaging. Come? Mappando l’impatto ambientale dei prodotti, analizzandone il ciclo di vita dalle materie prime allo smaltimento. E agire per ridurlo, integrando nel continuo processo di ricerca e sviluppo i principi dell’eco design e dell’economia circolare.