Bloccati i nuovi impianti sciistici di Solda: assente la valutazione ambientale strategica

Attualità Sci Sostenibilità
19 Aprile 2023

Il Consiglio di Stato blocca i nuovi impianti sciistici di Solda per l’assenza della valutazione ambientale strategica. Accolto il ricorso delle associazioni di protezione ambientale, tra le quali il Cai. Si tratta di un importante risultato per la salvaguardia del Parco Nazionale dello Stelvio.

Una vittoria importante

Il Consiglio di Stato ha dato ragione alle associazioni di protezione ambientale. Ha infatti dichiarato incompatibile con i valori naturalistici e paesaggistici tutelati dal Parco Nazionale dello Stelvio la realizzazione del nuovo impianto sciistico di Solda (BZ).

Sono nove le associazioni di protezione ambientale che hanno presentato l’appello nel giugno 2020 alla sentenza del Tar n. 55/2020 della Provincia Autonoma di Bolzano che riteneva infondato il ricorso contro la Delibera di Giunta n°106/2018. Le associazioni sono il Club Alpino italiano Regione Lombardia, la Fai, la Federazione Pro Natura, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Mountain Wilderness, il Touring Club Italiano e il WWF.

La Delibera aveva dato il via all’iter autorizzativo per realizzare un nuovo impianto di risalita. 1310 metri di lunghezza per una nuova pista a Solda, in un’area di 4,47 ettari nel comune di Stelvio. Il tutto, in pieno Parco Nazionale dello Stelvio, nell’ottica del completamento del grande carosello sciistico “Ortler-Ronda”. Gli impianti avrebbero avuto una portata di 550 persone all’ora. Tuttavia, questo progetto non rispettava gli impegni assunti nell’Intesa dell’11/12/2025 e nelle Linee Guida del 19/01/2017 con la Regione Lombardia, la Provincia Autonoma di Trento e il Ministero dell’Ambiente, oltre alla normativa vigente.

Il ricorso e la sentenza

La Delibera della Giunta provinciale di Bolzano, osservavano le associazioni nel ricorso, non teneva in alcun conto il dovere di tutela degli alti valori naturalistici dei siti Natura 2000 Ortler Madatschspitze e Ulten Sulden, tutelati dall’Unione Europea. I siti sono caratterizzati dalla presenza di sei diversi habitat, otto specie faunistiche elencate nella Lista Rossa delle specie animali minacciate in Alto Adige e, infine, di aree di importanza paesaggistica e naturalistica, dove si riproduce la pernice bianca e si registra la presenza dell’aquila reale e del gipeto.

La sentenza del Consiglio di Stato del 18 aprile, che ha accolto il ricordo in appello delle associazioni, annulla gli atti impugnati e condanna la Provincia Autonoma di Bolzano e le Funivie Solda al pagamento in solido delle spese del doppio grado di giudizio.

Nella sentenza si dichiara che l’intervento dell’Ortler-Ronda, incidente in una zona di protezione speciale tutelata dall’Europa avrebbe dovuto essere sottoposto a Valutazione Ambientale Strategica. La valutazione è fondamentale per accertare il rispetto dei valori paesaggistici e ambientali del territorio. Tuttavia, questo non è avvenuto.

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