SCARPA inaugura la prima fase del progetto “Life Re-Shoes“: cinquanta store del nord Italia diventano “Re-shop” con l’obiettivo di ritirare calzature del modello Mojito per poterle riciclare.
Il progetto
Il progetto beneficia di un finanziamento nell’ambito del programma LIFE dell’Unione Europea e nasce dallo scopo di fornire una soluzione alternativa, circolare e sostenibile per la gestione delle scarpe usate, introducendo le pratiche di riciclo come nuovo standard all’interno della filiera dell’industria del settore.
Nei prossimi giorni, diversi punti vendita di Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige fungeranno da punti raccolta di scarpe usate del modello Mojito, il prodotto iconico del brand asolano nel segmento dell’urban outdoor. L’obiettivo della campagna è di raccogliere, entro la fine dell’anno, 15mila paia di calzature che entreranno in un sistema di riciclo virtuoso e porteranno alla realizzazione di altrettante paia di un modello nuovo di scarpe, con un range di utilizzo di materiale riciclato nel nuovo modello tra il 50 e il 70%.
A maggio, la rete di “Re-shop” si estenderà alle altre regioni italiane e ai rivenditori di SCARPA in Francia, Austria e Germania, per un totale di circa 250 negozi in tutta Europa. Sarà inoltre possibile consegnare il proprio modello di Mojito presso il factory store dell’azienda nella sede di Asolo. Mentre alla fine di aprile, prima e durante la Duerocche, storico evento podistico che ogni anno accoglie migliaia di appassionati sui sentieri trevigiani, verranno allestiti speciali contenitori in cui poter consegnare le calzature. Attraverso il sito web del brand, si potrà poi tracciare il percorso di riciclo delle scarpe dopo la consegna, tramite un apposito codice che verrà fornito a chi parteciperà al progetto.

Il processo di riciclo delle calzature
Le calzature verranno realizzate tramite una procedura che consente di ricavare materie prime seconde dalle calzature usate e da scarti di produzione, per creare una nuova generazione di prodotti riciclati di alta qualità, diminuendo così lo smaltimento e l’uso di materie prime vergini e mirando ad azzerare i rifiuti post-lavorazione. Con questo processo, si punta ad una riduzione, rispetto ai processi standard, del 52,4% di emissioni di gas serra, del 50% dell’impiego di sostanze chimiche, del 65% di consumo di acqua e del 54,5% di energia.
Questo progetto implementa un paradigma completamente nuovo per il recupero delle calzature in pelle, al fine di ridurne l’impatto globale della produzione. Il processo si baserà sulla dissoluzione selettiva della pelle per idrolisi e il liquido ottenuto verrà poi utilizzato per conciare della nuova pelle senza l’aggiunta di sostanze chimiche. La parte rimanente della scarpa verrà riutilizzata separando la suola dalle parti tessili: la suola verrà macinata e riciclata nelle suole che andranno a costituire il nuovo modello (con un contenuto riciclato nell’intersuola che arriverà fino al 50%), mentre i lacci e i tessuti di fodera e rinforzi potranno diventare le nuove solette interne.

I partner del progetto
SCARPA è affiancata da diversi partner che si occuperanno delle fasi di sviluppo del progetto. Alma Mater Studiorum – Università di Bologna si occuperà della progettazione per il riciclo e la produzione, del test di materiali e calzature, dell’analisi dell’impatto ambientale e dell’analisi del Life Cycle Assessment. Sciarada Industria Conciaria provvederà alla separazione di materiali e di idrolisi della pelle, tramite il processo EVOLO per la produzione di pelli rigenerate. Rubber Conversion si metterà a disposizione per la devulcanizzazione degli scarti industriali di gomma per la rigenerazione di nuova gomma. Rubbermac.it produrrà lastre di gomma da materie prime secondarie, separerà componenti tessili e suole e li riconvertirà in componenti per nuove suole. Innovando provvederà alla logistica della campagna di raccolta delle scarpe usate, e l’European Platform For Sports And Innovation (EPSI) si occuperà di networking e promozione.
Le parole del presidente di SCARPA
“Dopo alcuni mesi di preparazione e studio dei minimi dettagli, siamo finalmente pronti a partire nel concreto, sottolinea il presidente di SCARPA Sandro Parisotto. La nostra idea è particolarmente ambiziosa: sviluppare un nuovo modello di business sostenibile, in cui le calzature a fine vita diventino la fonte da cui ricavare nuovi materiali da impiegare direttamente nella produzione di nuove scarpe, invece di essere utilizzate per realizzare prodotti di qualità inferiore o impiegate in settori diversi da quello di origine. Sappiamo che la strada è lunga, ma è una sfida che la nostra azienda ha deciso di accettare senza indugi, nel nome dei valori di sostenibilità, innovazione, sperimentazione, qualità, che da sempre portiamo avanti”.
Gli aggiornamenti sulle varie fasi del progetto si possono seguire attraverso i canali social di LIFE Re-shoes su Facebook, Instagram e Linkedin, e sul sito https://it.scarpa.com/life-re-shoes.