I più preparati dei nostri lettori avranno capito, tra le righe di questo titolo, una parziale citazione del celebre libro (divenuto poi vero e proprio cult) “Cento nuovi mattini” di Alessandro Gogna: edito per Zanichelli nel settembre 1981, costituì una suggestiva sintesi e un perfetto documento del nuovo movimento dell’arrampicata, che aveva ormai superato i canoni tradizionali dell’alpinismo. Due argomenti che l’autore, peraltro, conosceva assai bene per averli vissuti entrambi in prima persona.
«Per questo il mio documento di cronaca e di fotografia può essere intitolato “Cento nuovi mattini”: perché ci vogliono cento giorni per salire tutto ciò che ho proposto qui, ma soprattutto devono essere cento giorni “nuovi”, altrimenti si rischia di ottenere il risultato ma di falsarne lo spirito, riproponendo il vecchio sistema dell’allenamento e riportando “in palestra” la mentalità della montagna». Queste alcune delle parole illuminanti dell’autore nella sua introduzione al libro. Che, guarda caso, proprio quest’anno festeggia i suoi 40 anni e del quale torneremo a parlare in un’intervista a tutto campo.
Mi piaceva introdurre così questo numero di Outdoor Magazine, perché uno dei temi centrali è proprio quello del cammino. Al quale abbiamo dedicato un ricco speciale allegato, dopo quelli molto apprezzati a tema trail running e climbing delle scorse uscite. Anche in questo caso troverete molteplici spunti, analisi e dati a riguardo. Nonostante i numeri ufficiali relativi ai passaggi nei più importanti cammini del Paese siano in lieve calo nel 2020 (evidentemente per le restrizioni e chiusure dovute al Covid), tutti gli indicatori ci confermano che la platea dei camminatori italiani sta crescendo in modo significativa. E che sotto questo punto di vista – oltre a quello più generale – anche la primavera-estate 2021 si appresta a essere assai positiva per il settore outdoor italiano. Come conferma la nostra inchiesta sul sell-out di alcuni negozi di riferimento (tra i risultati emersi: aumento della domanda di prodotti trekking tra il 15% e 30%, netto aumento del pubblico femminile, tanti neofiti che approcciano la montagna e hanno quindi ancora maggior necessità di una consulenza tecnica da parte dei retailer, crescita dell’online ma continua preferenza per gli acquisti in store).
Certo, il fattore business è imprescindibile per tutti gli operatori. Non a caso a questi argomenti dedichiamo sovente spazio sui nostri media e abbiamo pure chiamato Outdoor & Running Business Days l’evento da noi organizzato a Riva del Garda (a proposito, grandi sviluppi e novità per la settima edizione: segnate bene in agenda i giorni del 12-13 settembre e leggete, per i primi dettagli, l’articolo a pagina 11). Bello, peraltro, pensare che la ripartenza – anche economica – di un Paese come l’Italia possa passare perfino da una sempre maggior diffusione delle attività outdoor. Tra le quali quella del camminare è la più accessibile, diffusa e trasversale. Ma affinché tale crescita sia sana e consapevole non bastano numeri e fatturati. C’è dell’altro. Servono l’approccio, lo stile, lo spirito giusti. Come in montagna. Perché ogni mattino (o cammino) sia ogni giorno davvero “nuovo”.