Non è questione di mode o trend che vanno per la maggiore. Nastrotex Cufra, azienda lombarda punto di riferimento nella produzione di nastri elastici per l’underwear, lo sport e le calzature dagli Anni ’50, è da tempo impegnata sul fronte sostenibilità. Grazie all’installazione di un impianto fotovoltaico composto da pannelli solari sull’intera copertura dell’headquarter, viene garantito più del 30% del fabbisogno energetico, riuscendo a ridurre le emissioni di CO2 nell’ambiente.
Negli ultimi mesi è stato fatto un ulteriore passo in avanti: nel parcheggio centrale dell’azienda sono state allacciate due nuove postazioni di ricarica per macchine elettriche.

Una certificazione per proteggere il pianeta
Nel 2020 Nastrotex Cufra ha ottenuto la certificazione GRS (Global Recycle Standard), che attesta non solo l’utilizzo di filato proveniente da materiali riciclati e da attività manifatturiere, ma li valorizza nel rispetto di rigidi criteri ambientali e sociali, estesi a tutte le fasi della filiera produttiva.
È importante sottolineare che possono essere certificati GRS tutti i prodotti che siano composti per almeno il 20% da materiali da riciclo pre-consumo e post-consumo. Lo sviluppo responsabile e sostenibile nel settore tessile a livello internazionale è promosso da Textile Exchang, una delle più importanti organizzazioni no-profit che sta influenzando positivamente il clima, accelerando l’uso delle fibre preferite nell’industria tessile globale.

Proprio grazie al Global Recycle Standard, viene riconosciuta l’attenzione dell’azienda certificata per il riciclo volto all’implementazione di un modello di produzione e consumo sostenibili. L’obiettivo è quello di ridurre il consumo di materie prime vergini, acqua ed energia, per aumentare in modo sostanziale la qualità e la quantità di prodotti riciclati.
È comprovata la presenza di filato riciclato all’interno dei propri prodotti, che potranno a loro volta essere riciclati. La certificazione, inoltre, assicura la tracciabilità lungo l’intero processo produttivo e restrizioni nell’uso di prodotti chimici.
Al momento l’articolo di punta di Nastrotex Cufra, utilizzato nell’abbigliamento e nell’intimo nel colore nero, viene interamente prodotto con microfibra di poliestere riciclato. In base alle richieste del mercato, l’azienda di Covo (BG) è più che disposta a convertire gran parte della produzione e inserire il filato riciclato sulla maggioranza dei prodotti. La resa non cambia, al tatto è uguale, e allora perché non aiutare l’ambiente?

Con l’ottenimento del GRS, Nastrotex Cufra ha dimostrato il rispetto di criteri sociali attinenti i diritti dei lavoratori in tutto il processo produttivo, oltre che di quelli ambientali:
- approvvigionamento idrico
 - scarico dei reflui e scarichi idrici
 - recupero energetico
 - emissioni inquinanti in atmosfera
 - produzione e gestione dei rifiuti,
 - contaminazione del suolo e della falda
 - gestione di sostanze
 - preparati e materiali pericolosi
 - emissioni sonore
 - gestione dell’emergenze
 
Innovazione
L’azienda difende la propria tradizione non chiudendosi in se stessa ma, al contrario, promuovendo il progresso della tecnologia e la ricerca delle materie prime: arricchire i propri servizi e aprirsi al commercio internazionale, pur mantenendo l’intera filiera sotto controllo. Tutto questo non solo per poter sopravvivere negli anni, bensì anche per rilanciarsi in un mercato sempre più concorrenziale.
Facendo tesoro della conoscenza appresa nei decenni, Nastrotex ha deciso di investire sia nelle macchine che nei materiali, per realizzare un’ampia gamma di prodotti che soddisfi ogni tipo di esigenza in base a comfort, resistenza, recupero elastico e sostenibilità. A questi poi si sono aggiunti l’introduzione del poliestere riciclato e l’uso di fibre naturali quali lino, lana e cotone.
Varie lavorazioni specifiche (siliconatura, gommatura, laminazione e stampa), inoltre, sono realizzate direttamente in sede.
INFO: roberto@nastrotex-cufra.it – 335.6665303 – nastrotex-cufra.it
			
					