I climber Ines Papert e Luka Lindič entrano nel team C.A.M.P.

Alpinismo Arrampicata Atleti
15 Marzo 2021

I team di atleti C.A.M.P. si allarga con l’ingresso di due stelle di prima grandezza, completi e fortissimi su tutti i terreni: Ines Papert e Luka Lindič. I due, che hanno scelto l’azienda italiana come partner tecnico per le loro imprese, metteranno alla prova i suoi attrezzi sulle vie di roccia, ghiaccio e misto più difficili del mondo e rappresentano perfettamente i valori di ricerca, innovazione e stile che da sempre contraddistinguono C.A.M.P. Una passione che condividono e li tiene uniti nella lavoro e nella vita.

Le dichiarazioni

Entusiasta Ines Papert: Perché ho scelto C.A.M.P.? Per l’altissimo livello dei prodotti, innanzitutto, e poi per la sensazione di entrare a far parte di una famiglia, con la possibilità di preziosi scambi in entrambe le direzioni: sia da parte mia sia da parte dell’azienda, la cui storia testimonia un forte attaccamento all’alpinismo. In queste settimane ho già testato diversi attrezzi e sono rimasta sorpresa dai ramponi Alpinist Tech, i migliori che abbia mai usato, e della piccozza X-Dream, con cui posso fare veramente tutto. Ma anche il casco Storm è straordinario: comodissimo e leggero, ideale in montagna quando il successo dipende da molti dettagli e la leggerezza, insieme alla funzionalità e alla robustezza, diventa fondamentale. E su questo aspetto ho constatato la grande capacità di C.A.M.P. di raggiungere il mix ideale, in cui nessuna caratteristica compromette le altre.

Della stessa idea anche Luka Lindič: C.A.M.P. è un’azienda famigliare di lunghissima tradizione, dove si respira un’atmosfera positiva di passione e amicizia, fondamentale per lavorare bene insieme. È anche per questo, al di là dell’indubbia qualità dei prodotti, che sono contento di farne parte. A proposito di prodotti, metto al top la piccozza X-Dream, i ramponi Alpinist Tech, i rinvii Dyon e – con mia grande sorpresa vista la specializzazione di C.A.M.P. nell’hardware – i guanti Geko Ice Pro con cui mi trovo benissimo. Personalmente non sono un alpinista ‘con la bilancia’, che sta a pesare tutti gli attrezzi e sceglie soltanto i più leggeri. Ciò che colpisce di C.A.M.P., come diceva Ines, è la capacità di proporre prodotti leggeri e allo stesso tempo performanti, con i quali – penso per esempio alla piccozza X-Dream: leggera ed efficacissima – non si deve rinunciare a nulla”.

Con Ines Papert e Luka Lindič avviamo una collaborazione di prestigio destinata a durare molto a lungo, dichiara Eddy Codega, presidente di C.A.M.P. “Lo dico pensando ai nostri rapporti con gli atleti di più alto profilo, che una volta con noi non ci hanno più lasciato e con gli anni sono diventati amici e parte della ‘famiglia’. Così è la nostra azienda, e Ines e Luka hanno già colto la passione che la anima, il suo stile all’insegna della tradizione protesa al futuro. Hanno trovato persone che parlano come loro, che a sentire la parola ‘alpinismo’ balzano sulla sedia e, senza retorica, sono veramente felici di realizzare gli attrezzi per praticare quest’attività. Da parte nostra, invece, abbiamo visto in Ines e Luka gli ambasciatori ideali del nostro lavoro, che da oggi sarà esaltato nelle loro imprese: obiettivi possibili soltanto grazie a un’eccezionale capacità di guardare avanti, ogni giorno, senza arrendersi di fronte alle inevitabili difficoltà. Ines e Luka in parete e noi in azienda, distanti ma insieme, impegnati al massimo nel dare forma all’arte di salire le montagne.

Germania e Slovenia

Negli ultimi anni C.A.M.P. ha notevolmente rafforzato la sua presenza in Germania, investendo risorse in uno dei principali mercati europei del settore outdoor e anche nel 2020, nonostante la pandemia, la crescita è stata a doppia cifra, testimoniando la bontà delle scelte effettuate. La collaborazione con Ines Papert, indiscussa regina dell’alpinismo tedesco e molto amata dal pubblico, si inserisce quindi in questo contesto, per portare ancor più l’attenzione degli appassionati sui prodotti dell’azienda italiana.

Per quanto riguarda la Slovenia, invece, forse il Paese che negli ultimi decenni ha dato di più all’alpinismo mondiale, la partnership con Luka Lindič è l’ennesimo importante tassello di un mosaico che C.A.M.P. ha realizzato, affiancando diversi fuoriclasse di questa nazione (che – tra l’altro – ha sulla propria bandiera il Monte Triglav). Nomi come Tomaž Humar, Aleš Koželj, i giovani Luka Stražar, Nejc Marčič e Martin Žumer, oltre che, allargando l’orizzonte all’arrampicata sportiva, a Maja Vimar e Janja Garnbret.

Ines Papert

Ines Papert

Classe 1974, nasce a Wittenberg (Germania). Proviene da una famiglia di musicisti, studia fisioterapia ma a 20 anni scopre la montagna. Talento e determinazione la portano a primeggiare nelle competizioni di arrampicata su ghiaccio, da cui si ritira nel 2006 per dedicarsi completamente alle scalate in ambiente e alle spedizioni.

Il suo curriculum comprende successi come le salite in libera delle vie Symphonie de liberté (900 m, 8a) sull’Eiger (2003), Letzte Ausfahrt Titlis (500 m, 8a+) sul Titlis (2004) e Camillotto Pellissier (500 m, 8b) sulla Cima Grande di Lavaredo (2007). Nel 2009 apre Power of silence (400 m, 7c+) sulla Middle Huey Spire (Canada) e Cobra Norte (1300 m, WI5, M8) sul Kwangde Shar (Nepal) e negli anni successivi firma vie nuove in Cina/Kirghizistan (Great Wall of China), sull’isola di Baffin (Mount Asgard) e ancora in Nepal (Likhu Chuli I). Nel 2012 sale Illuminati (120 m, M11) in Vallunga (Dolomiti, Italia) e Schwarze Madonna (300 m, 8a) sull’Untersberg (Germania).

Tra le imprese più recenti, completate con Luka Lindič che dal 2020 è suo marito, ricordiamo la spettacolare Lost in China (1200 m, WI5+, M6, prima ascensione) sul Kyzyl Asker tra la Cina e il Kirghizistan (2016), Supercombo (800 m, M7) sulla parete nordest del Pizzo Badile in Svizzera (2017), Sharks of Königssee (300 m, 8a, prima ascensione) sull’Alpltalkopf in Germania (2018), The sound of silence (1200 m, M8, WI5, prima ascensione) sul Mount Fay in Canada (2019) e Wolke 7 (400 m, 8a, prima ascensione) sull’Hinteres Feuerhörndl ancora in Germania (2020).

Luka Lindič

Luka Lindič

Nasce nel 1988 a Celje (Slovenia). Inizia a scalare nel 2003 all’età di 15 anni e nel 2008 è già in spedizione in Pakistan, dove compie la prima ripetizione della via Anderson-House-Prezelj (2200 m, 6c, M6) sul K7 Ovest. Attento e metodico, concentrato sulla preparazione e sull’allenamento nonché cultore di storia dell’alpinismo, Luka non ha impiegato molto a farsi notare come uno dei più limpidi talenti della sua generazione.

Nel 2009 firma ben tre vie nuove nel gruppo dei Bhagirathi (India), avviando una serie di “prime” proseguita in diversi continenti: dall’Europa alle Americhe fino ai colossi dell’Asia. Nel 2014 si segnala per la prima salita in libera di Rolling Stones (1100 m, M8, 6a) sulla parete nord delle Grandes Jorasses (Monte Bianco) e soprattutto per l’impresa himalayana sull’Hagshu (via nuova di 1350 m, 70°-90°, III) premiata con il Piolet d’Or. Nel 2016 è attivo in Canada dove apre le vie Lindič-Leclerc (1100 m, M7+, WI6+, R) sul Mount Tuzo e Psychological effect (700 m, M7, WI5+) sul Mount Neptuak, per poi passare in Pakistan dove raggiunge la vetta del Broad Peak (8047 m) e la cima nord del Gasherbrum IV (7900 m).

Il 2016, anno ricchissimo di risultati, è anche l’anno della salita insieme a Ines sul Kyzyl Asker, con cui comincia la loro meravigliosa storia in cordata, in montagna e nella vita. Per quanto riguarda la difficoltà pura, Luka ha raggiunto l’8c su roccia e l’M13 su misto.

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