L’arrampicata non è uno sport di contatto e le palestre d’arrampicata si differenziano totalmente dallo stereotipo di “palestra”, godono infatti di superfici molto grandi, dai 12 e i 20 metri di altezza e con spazi a terra molto generosi (tra i 1000 e i 5000 mq). Partendo da questi presupposti Sportclimbing Srl ha dato il via a una raccolta firme per la riapertura di queste strutture.
La petizione ha come interlocutori il Senato della Repubblica, Vincenzo Spadafora (ministro dello Sport e delle Politiche Giovanili) e il ministro della Salute Roberto Speranza. L’invio sarà inoltre accompagnato anche da una lettera indirizzata alla FASI. Tante le palestre italiane che si sono mobilitate per diffondere la petizione, tra queste anche Urban Wall di Milano e la nuova Orobia Climbing di Curno (Bg).
Nella lettera si legge che:
- nei pochi mesi di apertura del 2020 sono stati predisposti e rispettati rigorosamente i protocolli federali, approvati da Cts, che comprendono il tracciamento personale, il non utilizzo di spogliatoi e docce, gli ingressi contingentati, la disinfezione frequente degli ambienti, la separazione dei flussi di persone in entrata e uscita;
 - in Italia non si ha notizia di alcun focolaio Covid partito e sviluppato in una palestra di arrampicata. Eppure le palestre sono ancora chiuse e i ristori predisposti dal governo non arrivano neanche lontanamente a coprire le spese fisse, e sono ridicoli se confrontati alle misure analoghe predisposte per esempio in Inghilterra e Germania.
 
All’estero si stanno già ottenendo risposte positive, come negli Stati Uniti, dove una coalizione di palestre, supportata da un’equipe formata da medici e virologi, ha fatto un lavoro esemplare riuscendo a ottenere la riapertura delle palestre di arrampicata già lunedì scorso, 11 gennaio. Il governatore Jay Inslee dello stato di Washington, infatti, ha riconosciuto che le palestre di arrampicata sono attività a basso rischio di contagio. Altre coalizioni si stanno adoperando per ottenere la riapertura delle palestre di arrampicata anche negli altri stati.
Per unirsi al movimento e firmare la petizione cliccare QUI.