Garsport, il racconto della sua storia attraverso la vita di Diego Garbuio

Sport Story
18 Dicembre 2020

Diego Garbuio nasce a Volpago del Montello (TV), un piccolo paesino alla periferia di Montebelluna, il distretto mondiale della calzatura sportiva, il 1° agosto 1947. Figlio di un marinaio della Marina Militare e poi falegname, vive la sua infanzia nella povertà di quell’epoca ma, ragazzo vivace e coraggioso, già all’età di 14 anni trova il suo primo impiego al calzaturificio “Zermat”, che ogni giorno raggiunge puntualmente in bicicletta (per tutto l’arco dell’anno e con ogni condizione meteo), per una manciata di spiccioli.

Il suo precoce percorso lavorativo prosegue presso il calzaturificio “La Montelliana”, dove ha la fortuna di conoscere la sua futura sposa Gabriella Favotto, con cui trascorrerà ben 50 anni della sua vita.

La forte determinazione di cui è dotato lo spinge a continuare la carriera da artigiano calzaturiero in proprio e nel 1972, a soli 25 anni e quasi senza soldi, fonda “Garsport”. Ma la fortuna gli fa incontrare Antonio dell’Alpe, un rivenditore di auto che non solo gli fa credito ma, fiducioso delle sue abilità, gli concede due trance per il taglio e due macchine da cucire. Lavorando fino a tarda sera, nel giro di pochi mesi Diego e Gabriella ripagano le macchine e raggiungono un primo ma importante obiettivo.

Con i primi guadagni decidono di acquistare insieme un terreno agricolo nella periferia di Montebelluna. Qualche tempo dopo, però, un offerente gli propone l’acquisto del terreno al doppio di quello inizialmente pagato, fiutando il valore commerciale che l’area avrebbe maturato in futuro. Diego accetta, perdendo così – apparentemente – l’opportunità di rivendere il lotto a un valore maggiore. In realtà questo evento rappresenta l’occasione per costruire un piccolo edificio di 500 m2 dietro casa e acquistare qualche macchina da cucire in più. Lo spirito di Diego, infatti, è imprenditoriale e guidato dalla sua passione per la produzione di scarpe.

Con i venti favorevoli degli Anni Ottanta, le attività si sviluppano positivamente, a tal punto che lo spazio di Venegazzù diventa obsoleto e si fa necessario l’acquisto di un nuovo stabile. Ancora una volta una scelta coraggiosa che, nel 1986, implica il trasferimento a Volpago del Montello, tutt’ora sede operativa di Garsport.

Negli Anni Novanta, poi, una volta terminati gli studi, anche i figli Mauro e Cristian decidono di entrare nell’azienda famigliare, per proseguire insieme ai genitori l’avventura di Garsport. Un passaggio determinante per lo sviluppo dell’azienda, che permette la formazione di una squadra affiatata e determinata a costruire qualcosa che duri nel tempo.

Al contempo, però, la crisi comincia a farsi sentire: la competitività sempre più agguerrita e lo sviluppo dell’Oriente avviano una vera e propria corsa alla delocalizzazione delle unità produttive in quel di Montebelluna, decimando in poco tempo una quantità importante di artigiani calzaturieri, a favore di aperture in Romania, Balcani e Asia. Così, nei primi Anni Novanta, anche Garsport decide di spostare la produzione nei Paesi Balcani, sfruttando le diverse opportunità offerte dai lavoratori di Croazia, Serbia, Macedonia, Bosnia e affrontando al contempo delle vere e proprie avventure, con lunghi viaggi in auto e diverse culture da conoscere e apprezzare.

A fine decennio le produzione si sposta in Moldavia per alcuni anni ma, nello stesso periodo, Diego e Gabriella acquistano anche uno stabilimento in Romania, dotato di una superficie coperta di circa 8.000 m2. Qui, nel 2001, fondano una nuova società, la “Gartek”, che oggi conta più di 400 dipendenti.

Le preziose competenze tecniche acquisite nel corso dei decenni sulle varie tipologie di produzione, ma soprattutto l’intuito e la capacità di differenziarsi in diverse categorie di prodotto, permettono a Garsport di cogliere sempre il “prodotto del momento”, riuscendo a passare da semplice produttore di doposci a calzature leggere, Strobel, scarpette interne per scarponi da sci, scarpe da snowboard e da montagna per numerosi noti brand con fodera in Goretex, poi ancora calzature militari e da caccia, fino ad arrivare agli Anni Duemila con l’ingresso del nuovo e promettente mercato delle scarpe di sicurezza.

Al momento, con la fusione di Garsport e Gartek, la produzione totale vanta 1.100.00 paia di calzature annue e un fatturato di circa 42 milioni di euro. Ma il valore più grande è la stima che l’azienda e tutta la famigli Garbuio vanta nei confronti non solo dei suoi collaboratori, ma anche di clienti e fornitori, per la correttezza, passione, impegno e umiltà dimostrata in tutti questi anni di successo.

Purtroppo lo scorso 27 novembre Diego se n’è andato, ma ha lasciato alla moglie e ai figli valori inestimabili quali amore, onestà, generosità, umiltà, tenacia sul lavoro e attaccamento alla famiglia.

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