WFSGI indaga il vero impatto del Covid sull’industria degli articoli sportivi

coronavirus Reportage
17 Novembre 2020

Ogni mese il WFSGI (World Federation of the Sporting Goods Industry), l’autorevole organismo per l’industria sportiva riconosciuto a livello mondiale, conduce una ricerca che coinvolge alcune aziende di articoli sportivi, per ottenere informazioni sull’impatto del Covid sulla loro attività e conoscere le misure che stanno adottando per mitigarlo. L’indagine è appositamente suddivisa in domande specifiche per produttori e rivenditori, in modo da tracciare l’andamento lungo tutta la catena di fornitura. La partecipazione è riservata e anonima.

Per quanto riguarda le aziende produttrici di articoli sportivi vengono analizzati aspetti riguardanti la domanda da parte dei mercati, la logistica, la fornitura dei beni, l’aspetto economico, le previsioni fatte e le aspettative attese. Ad esempio, i risultati che fanno riferimento a ottobre 2020, evidenziano che in Nord America si è registrata una diminuzione del numero degli ordini e la presenza di una forte preoccupazione per l’approvvigionamento dall’Asia meridionale e dall’Estremo Oriente. Al tempo stesso, però, le prospettive sono leggermente meno pessimistiche rispetto ai mesi precedenti e oltre il 95% degli intervistati ha un piano per sostenere le prossime operazioni.

Le domande rivolte a marchi e rivenditori, invece, riguardano – tra le altre – la ripercussione che ha avuto la diffusione del Covid, la strategie attuate per mitigarne l’impatto, le priorità che hanno in questo momento, la trasformazione della catena di fornitura e le aspettative per il futuro. Sempre in riferimento al mese scorso, è emerso che le vendite online sono tornate in cima alle priorità di scelta per continuare a stare vicino ai propri clienti e che oltre l’80% degli intervistati si aspetta flessibilità da parte dei fornitori. La salute dei dipendenti e il guadagno, poi, vengono considerati di pari importanza. Inoltre, viene confermata l’attenzione all’ambiente come trend di mercato e si prevede che, nello scenario post-pandemia, la corsa e gli sport all’aperto saranno le attività che registreranno l’aumento più consistente.

Troverete l’analisi completa dell’indagine sul prossimo numero di Outdoor Magazine.

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