Rossignol tra risparmi e riorganizzazione

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29 Settembre 2020

Riorganizzazione del personale anche per il Gruppo Rossignol che prevede l’eliminazione di 95 posti di lavoro presso la sede centrale e gli stabilimenti sciistici in Francia. L’intento è quello di risparmiare tra i 10 e i 15 milioni di euro all’anno, adattando l’apparato produttivo al continuo calo del mercato globale dello sci e mantenendo il gruppo competitivo senza trasferire alcuna attività produttiva al di fuori dell’Europa occidentale.

C’è molta incertezza sulla prossima stagione sciistica: la previsione di Rossignol riguardo il mercato globale dello sci riguarda una contrazione di circa il 25% che questo subirà nel 2020 a causa dell’epidemia di Coronavirus e del continuo aumento dei noleggi di sci. Il settore del noleggio sci infatti ha guadagnato molto terreno ultimamente in Nord America, ha notato un portavoce di Rossignol.

Non è chiaro il volume di sci che Rossignol ha prodotto tantomeno quali siano gli obiettivi che l’azienda si sia prefissata per il prossimo futuro; in generale, intende concentrare la produzione di modelli ad alto volume nella sua fabbrica spagnola di Artés. D’altro canto, la produzione del suo impianto francese di Sallanches verrà ridotta per concentrarsi su serie più piccole e modelli junior iniettati. Ciò comporterà 61 licenziamenti e la creazione di nove nuovi posti di lavoro a Sallanches. Il gruppo prevede inoltre di riorganizzare alcune delle funzioni operative presso la sua sede di Saint-Jean de Moirans, dove saranno eliminati 24 posti di lavoro e ne saranno creati cinque nuovi. Anche un’altra fabbrica francese del gruppo, a Saint Etienne de Georgs, sarà leggermente colpita.

Complessivamente, 95 delle 1. 310 persone attualmente occupate perderanno il loro posto di lavoro e saranno creati nuovi posti per 15 nuove persone.

Nell’ottica di questa riorganizzazione, il Gruppo Rossignol prevede di dimezzare il numero di campioni e di ridurre le altre spese di viaggio e di partecipazione alle fiere. Il portavoce dell’azienda ha annunciato che la direzione non ha ancora deciso se continuare ad esporre al Salone Ispo di Monaco, al quale Atomic e Salomon non parteciperanno.

Rossignol ha recentemente riorganizzato alcune delle sue attività nei settori della bicicletta e dell’outdoor, come abbiamo già segnalato, mantenendone solo alcune. D’altro canto, essa ha sviluppato fortemente le sue attività nel settore dell’abbigliamento, che continuano a registrare una forte crescita.

Nell’esercizio precedente, chiuso il 31 marzo, il fatturato totale del gruppo ha raggiunto 370 milioni di euro, in crescita del 4% su base comparabile. Il settore delle attrezzature sportive invernali, che ha rappresentato il 70% dei ricavi, è aumentato del 3%.

Le vendite di abbigliamento sono salite del 40%, che rappresentano circa il 20% del totale.

 

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