Il Club Alpino Italiano ha stilato una serie di raccomandazioni e regole per la frequentazione della montagna post emergenza Covid. Queste sono state oggetto di discussione anche di una diretta Instagram che ha coinvolto il direttore generale del Club Alpino Torti e l’alpinista Hervè Barmasse. Stilate principalmente su regole che si rifanno al buonsenso, il CAI ha deciso di diffornderle attraverso i propri canali in occasione della “riapertura” del 18 maggio.
“Siamo in una situazione di libertà vigilata – ha commentato Torti – e pertanto dobbiamo dimostrare di essere “degni” della fiducia che ci è stata concessa, principalmente per non tornare alle restrizioni che abbiamo già vissuto. Le Regioni possono introdurre nuovi divieti e restrizioni e hanno l’obbligo di tenere monitorata la situazione, per far sì che quanto fatto fino a questo momento non vada sprecato”.

Moto fiducioso è parso invece l’alpinsta Hervè Barmasse che, dal canto suo, ha dichiarato che la gente che ama la montagna è in genere molto rispettosa, abituata a seguire norme e soprattutto ad affidarsi al buonsenso. Inoltre ha ribadito quanto queste nuove norme, che impongono il distanziamento e la frequentazione di luoghi non troppo affollati, possano diventare una occasione di scoperta. “Una grande occasione, come abbiamo già ricordato, per scegliere altre destinazioni e scoprire luoghi mai visti prima. Tra Alpi e dorsale appenninica abbiamo circa 4000 km di estensione di montagne nel nostro Paese, abbiamo di che divertirci per 100-200 estati”.
Concetto sposato in toto anche da Torti che ha addirittura parlato di “esostismo di prossimità”: quest’anno, anziché andare a cercare luoghi esotici in gito per il mondo, gli italiani cercheranno luoghi poco conosciuti (ce ne sono tantissimi!, ndr) rimanendo all’interno della penisola.
Sul prossimo numero di Outdoor Magazine troverete uno speciale dedicato al trekking, al turismo nelle località di montagna, un’inchiesta ai rifugi e una ricca vetrina prodotti per l’escursionismo.
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