Anna Stöhr, una climber in “Evolution”

Arrampicata Atleti Lanci
15 Aprile 2020

Dalle gare boulder alle vie multipitch il passo è… enorme. Eppure la scalatrice austriaca Anna Stöhr sembra aver fatto il salto. E che salto, se consideriamo che sotto di lei c’era niente meno che il vuoto di Ali Baba, via di 8 tiri e 250 metri (grado 8a+) nelle Alpi Marittime francesi. Un vuoto immenso, quasi aberrante per una abituata al crash pad, ma che ha saputo vincere. Perchè a fare maggiormente paura, a raccontarlo è lei stessa, era proprio questo vuoto incredibile, capace di darle quasi, in certi momenti, le vertigini.

Ogni movimento era diventato improvvisamente faticoso e in certi tratti mi sentivo incerta e impacciata. E poi mi mancava anche la resistenza. Normalmente abituata a passaggi brevi e esplosivi, ora mi trovavo davanti a una salita di 250 metri, di grado abbastanza elevato e che mi avrebbe impegnata per ore e ore

Ad accompagnarla in questa impresa il compagno di cordata e di vita Kilian Fischhuber, anche lui scalatore professionista (dal 2005 ha dominato la Coppa del mondo boulder di arrampicata vincendone cinque edizioni di cui tre consecutive), nono al mondo ad aver salito Action directe in  Frankenjura. Uno non da poco, insomma, che in questa salita ha però il ruolo del co-protagonista, o meglio ancora dell’aiutante che affianca la protagonista nel superamento delle avversità. E così, come in una narrazione perfetta che rispetta le regole della ‘fabula’, l’eroina Anna si trova a combattere la sua battaglia con Ali Baba, che riesce a sconfiggere grazie all’aiuto di Kilian. Non al primo colpo però, perchè, come sempre nella vita, le grandi imprese sono frutto di impegno e sacrifici. Il film che racconta questa storia si chiama Evolution ed è disponibile su sul Website di Salewa a questo LINK).

La storia di Anna, o forse sarebbe meglio dire l’innamoramento, con l’arrampicata, inizia all’età di sei anni. I genitori, entrambi scalatori, la sostengono in questa passione e anzi la favoriscono. Ben presto la bambina dagli occhi celesti si impone nel panorama delle competizioni boulder e anche su roccia non è da meno, salendo nel corso degli anni alcuni dei problemi boulder più difficili al mondo: “New Base Line” 8b+ boulder 2017 SUI, “The Penrose Step” 8b+ FFA boulder 2017 USA, “Steppenwolf” 8b boulder FFA 2017 SUI, “Meadowlark Lemon” stand 8b 2017 boulder FFA.

Già da qualche anno alla campionessa austriaca girava nella testa l’idea di poter salire, proprio come aveva visto fare al compagno Kilian, pareti di più tiri, complicate ed esposte. Al tempo stesso era però troppo concentrata sulla sua carriera e sui suoi allenamenti. A luglio 2018 però, in seguito a un infortunio alla schiena risalente all’anno prima, decide di porre fine alla sua carriera agonistica. Così, in maniera non proprio prevista (pare avesse in realtà programmato di ritirarsi dopo i Campionati del Mondo 2018 che si sono tenuti a Innsbruck nel mese di settembre), tutto d’un tratto il mondo delle gare si ritrova senza la sorridente ed energica Anna. Ma Anna, perfettamente in linea con la sua personalità positiva e determinata, riesce a vedere subito il lato positivo di questo ritiro un po’ costretto e si pone nuovi, importanti obiettivi. Tra questi proprio l’arrampicata sportiva su roccia, prima approcciata in maniera solo marginale e senza focalizzarsi.

Con Kilian si recano sotto la parete in piena estate, in una giornata troppo calda, ma il problema non è certo il clima!

Mi sono subito resa conto che la via non era nelle mie corde. Mi muovevo male, con paura e difficoltà. Al contrario di Kilian che invece l’aveva chiusa senza troppi sforzi

Decide quindi di tornare a casa, in Austria, e di allenarsi (indoor e outdoor) per raggiungere l’obiettivo. Una vera e propria evoluzione, da qui il nome del film, in cui Anna racconta le difficoltà che ha dovuto superare, la paura. Il tema della paura è, in Evolution, centralissimo. E attualissimo ci viene da dire, visto il periodo .

La paura è qualcosa che ognuno di noi prova, anche e soprattutto in questo periodo di emergenza Covid. Chi più, chi meno, tutti abbiamo paura. Sta a noi decidere come affrontarla. Io personalmente mi concentro sugli allenamenti e sui progetti futuri, cerco di ottimizzare queste settimane in casa e mi carico per quando potrò tornare a scalare su roccia.

La storia di Anna, quella raccontata in Evolution, è una storia di cambiamento, di superamento delle paure, di pazienza, impegno e resilienza. Una storia che trova una sua lettura anche nel contesto attuale di emergenza.

Tatiana Bertera

Ph. M.Mocellin with @storytellerlabs

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