BD: 70 licenziamenti in produzione e focus sul design

Market
21 Novembre 2019

La notizia è ormai datata, pubblicata su SG news ormai a fine luglio. BD ha licenziato 70 dipendenti la seconda settimana di luglio nella sua divisione produttiva della sede di Salt Lake City, in Utah, il 22% della riduzione della forza lavoro e il 53% della divisione produttiva. I licenziamenti sono effettivi da settembre. Il presidente, John Walbrecht ha dichiarato che sono parte della strategia pluriennale del brand di spostare la produzione di moschettoni e altri prodotti oltreoceano.

Walbrecht ha annunciato i licenziamenti di tutti gli impiegati il venerdì, dopo che il vicepresidente della produzione l’aveva notificata ai 70 dipendenti. Ha dichiarato che i tagli sono il culmine di una strategia dell’azienda di spostare la produzione “domestica” verso le più capienti fabbriche oltreoceano e incrementare invece il suo staff di ingegneria e design. Il marchio è di proprietà del gruppo ad azionariato diffuso Clarus Corporation.

L’ultimo giorno di lavoro dei dipendenti per alcuni è stato nella data dell’1 settembre e per altri sarà il prossimo 31 dicembre. BD sta facendo il massimo per supportarli, ospitando fiere del lavoro e workshop per l’impiego, fornendo pacchetti di liquidazione e lavorando con lo stato dello Utah per assicurar loro i benefit di disoccupazione. Inoltre questi 70 lavoratori godranno ancora inoltre del loro sconto dipendenti anche dopo aver lasciato il lavoro. Intanto, i 62 dipendenti rimanenti sono stati assegnati a nuovi ruoli in azienda. Riportiamo qui l’intervista uscita su SG news a firma di Amelia Harvesen.

BD sta chiudendo l’intera produzione USA?

È una domanda difficile. Noi non produrremo più moschettoni, ramponi, nut, set da via ferrata e piccozze o lavoreremo alcun pezzo intermedio in Utah, ma continueremo ad assemblare i camalots, le pelli di foca e le viti da ghiaccio nella fabbrica di Salt Lake City. Nel caso dei nostri Camalots bisogna ricordare che la parte più complessa della produzione è l’assemblaggio. Quindi la risposta non è bianco o nero. La lavorazione a macchina dei lobi sarà ora portata in un’altra fabbrica, ma il prodotto sarà sempre assemblato qui. Questa decisione non è il riflesso della capacità, delle performance o ancora del progresso della nostra produzione qui. È guidata dalla strategia di voler essere il più innovatore e design-driven brand nel suo settore e assicurare che il nostro design e le nostre novità prodotto possano essere realizzate nei luoghi al mondo più adatti. Stiamo valutando delle fabbriche a Taiwan, ma non abbiamo ancora deciso dove andremo.

Cosa ha portato alla decisione? L’ondata di recall del 2016 è stato un fattore determinante?

Assolutamente no, non c’è collegamento con i richiami di prodotto. È stato uno dei momenti più bui nella storia dell’azienda, 6 mesi prima che io arrivassi qui. Questi recalls erano in gran parte dovuti allo spostamento della produzione di moschettoni da BD China a BD USA. In realtà, il recall ha coinvolto pochi prodotti. Ma l’impatto psicologico su BD è stato enorme. Abbiamo tenuto in forte considerazione la comunità di arrampicatori e atleti. Abbiamo sempre ritenuto di fare il miglior prodotto al mondo, e se ti accorgi a un certo punto che non lo stai facendo, devi fare qualcosa! Questo è stato ciò su cui abbiamo lavorato per due anni. Non abbiamo preso questa decisione alla leggera. Abbiamo mandato ingegneri in giro per il mondo per capire esattamente che cosa potevamo fare, come potevamo fare meglio. Spesso, la nostra domanda era “come possiamo sapere se soddisfa gli standard BD?” La garanzia di qualità è la preoccupazione più importante per BD, non importa dove produciamo, se qui o ovunque. Quando si tratta di DPI gli standard più alti sono la base minima d’ingresso.

È più profittevole per BD la produzione oltreoceano?

In alcuni casi sì. Ma questa decisione non era guidata solo da ragioni finanziarie. È anche legata alla possibilità di avere accesso a tecnologie che noi non abbiamo. Se non hai certe macchine, non hai la tecnologia, non hai la capacità produttiva o il know-how per farlo. Per esempio, siamo finiti in una fabbrica di automobili elettriche per sviluppare il nostro zaino con pallone da valanga Jetforce.

Molti si lamenteranno che state spostando la produzione dagli USA all’Asia. Come risponderete loro?

Che questa è la realtà odierna del mondo del design, dello sviluppo prodotto e della produzione. La storia ci ha mostrato con la Cina che il mondo manifatturiero è sempre andato verso tumultuosi cambiamenti, sia a causa dei dazi o dai salari orari, e quindi devi continuamente muoverti. L’abbigliamento per esempio ha iniziato con la Cina, si è poi spostato verso il Vietnam e il Laos o la Cambogia. Bisogna continuare a muoversi. Non è un’iniziativa strategica che puoi evitare. La mia convinzione è che, ed è quello che stiamo dicendo come BD, possiamo essere il numero uno come il più “disruptive” e innovativo brand del mondo dell’attrezzatura su scala globale. Vogliamo disegnare, sviluppare e portare sul mercato prodotti che nessun altro stia provando o ha le possibilità di realizzare. Noi guardiamo alle 33 categorie di prodotto che abbiamo e, ogni giorno, ci chiediamo: come possiamo farli più leggeri, veloci, resistenti e migliori di chiunque altro?

Nel Maggio 2018 SG news aveva scritto un articolo a proposito del fatto che il gruppo Clarus (che possiede, appunto BD, Pieps e altri marchi del gruppo) avrebbe raddoppiato creando 140 nuovi posti di lavori nei prossimi otto anni. Questa è un cambio di rotta rispetto a quella notizia?

Quella notizia era in risposta a Outdoor Retailer che se ne stava andando dallo Utah e se BD fosse ancora impegnata nel restare in quel paese. Il brand continua ad avere sede qui, nella comunità di Salt Lake City e lo ha dimostrato reinvestendo i profitti nello sviluppo di nuove linee: i jeans, le giacche impermeabili, le calzature… e nell’assumere i migliori designer che potessimo trovare. Gli attuali tagli non sono un passo indietro rispetto a quella risposta. Certo, questa è sicuramente una situazione difficile ma questa transizione renderà BD più forte e il nostro business più vivace, e in ultima analisi ci permetterà di investire ulteriormente nella nostra comunità.

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Panoramica della forza lavoro di Black Diamond aggiornata al 23 luglio 2019 ( i licenziamenti avranno effetto dal 1 settembre 2019)

Forza lavoro BD: 322 prima dei tagli, 252 in seguito

Assunzioni 2018: 108

Assunzioni 2019 (ad oggi): 57

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Avete in programma di cambiare sede?

Al tasso di crescita con cui stiamo assumendo per design e ingegneria non abbiamo in programma di cambiare. Con 57 assunzioni ad oggi è probabile che arriveremo a fine 2019 a superare quelle dello scorso anno. Abbiamo appena aggiunto un intero dipartimento calzature per i prodotti SS ’20, assumendo un direttore di categoria da Oboz e un capodesign da Nike.

Come definirebbe l’approccio morale dell’azienda?

Negli anni prima del mio arrivo il brand aveva avuto tagli, acquisizioni e vendite di brands, molti cambi di presidenza, un recall, era stata in vendita e aveva visto le dimissioni di dipendenti. Ci sono state molte fasi travagliate. Abbiamo cercato di ragionare su tutto ciò. Non è accaduto da un giorno all’altro. Sfortunatamente nei primi 3-4 mesi del mio arrivo in BD abbiamo fatto molti cambiamenti per allineare l’azienda alla nostra visione per una strategia di successo di lungo termine. Oggi i dipendenti sono molto più felici. Ogni area è in continuo miglioramento. Se noi abbiamo offeso qualcuno in passato, un’ azienda, un mercato, un retailer o un consumatore o un dipendente, quanti complimenti dobbiamo ricevere prima di ritornare in una situazione di neutralità? Una delle cose più impegnative è mantenere questa cultura pazzesca di BD, quasi un culto, mentre allo stesso tempo deve essere una dei brand più competitivi e performanti nel settore. Non è una missione facile.

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