Risale ormai a diverse settimane fa la notizia che l’ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste) volesse riqualificare e allargare il sentiero che percorre la valle restandone sulla sinistra orografica al fine di renderlo accessibile anche ai disabili in carrozzina. Un intervento costoso e di dubbia utilità in quanto la Val di Mello è già di fatto accessibile a tutti con il sentiero principale (lato destro idrografico), che è classificato come VASP ma in realtà , essendo molto stretto, è percorso solo da pochi e piccoli trattori e quad dei proprietari degli agriturismo della valle, in maniera peraltro saltuaria.
Sul lato sinistro della valle, invece, si trova l’altro sentiero (quello oggetto di discussione): è una traccia delicata che attraversa angoli di natura intatta dove l’impronta dell’azione dell’uomo si adatta alla natura e non viceversa. Una meraviglia verrebbe da dire. Qualcosa da preservare, dovremmo aggiungere. Ci sono passaggi stretti e gradini antichissimi in località Cà di Carna; strettoie tra muretti a secco secolari se non millenari , guadi ripetuti di piccoli ruscelli laterali che ogni anno cambiano di un poco forma e posizione. Tutto l’anno centinaia di scolaresche vengono in questa zona e accompagnate lungo il percorso per esperire di quanto offre.
L’intervento andrebbe irrimediabilmente a snaturare e modificare questa situazione.
Per questo il Comitato per la tutela della Val di Mello ha attivato una petizione online sul sito www.change.org, per impedire che quanto sopra descritto diventi realtà . La notizia ha avuto inoltre moltissima risonanza sui social. In tre giorni si sono raccolte oltre 10.000 firma, ad oggi si sono superate le 16.000 e il numero continua a crescere. Sono diversi i disabili che hanno firmato perchè
I disabili che hanno sottoscritto la petizione, dimostrano di non voler essere presi come “scusa” per abbattere barriere naturali, da sempre e comunque presenti in ambiente, e rovinare perennemente uno dei quadretti alpini più belli delle nostre montagne (cit. Luca Maspes – Presidente Guide Alpine Val di Mello)
